Aristotele: la metafisica

Inoltre, la teoria aristotelica postulava l'esistenza, tra il limite superiore di Dio e quello inferiore della materia prima, del mondo celeste costituito dall'etere (o quinta essenza), ritenuto il regno del perfetto e inalterabile moto circolare, e del mondo sublunare composto dai quattro elementi di cui aveva precedentemente parlato Empedocle: il regno del moto rettilineo, il regno della trasmutazione, il regno del nascere e il regno del morire. Ai tre gradi della vita terrestre corrispondevano, nella dottrina aristotelica, tre specie di anima: vegetativa, tipica delle piante, sensitiva, appartenente agli animali e intellettiva che nell'uomo si univa alle due precedenti; l'anima sensitiva e quella intellettiva determinavano la conoscenza.  Questa interpretazione è espressa nelle opere raccolte nella Metafisica basate sulla critica della dottrina platonica del mondo delle idee e sullo studio dell'ordine dell'universo  Aristotele distinse le scienze in teoretiche (matematica, fisica, filosofia, teologia), pratiche (che riguardano le azioni e i comportamenti dell'uomo) e poietiche (che riguardano la tecnica e l'agire).

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