I fisici pluralisti (Empedocle, Anassagora e Democrito)

 I fisici pluralisti (così chiamati perchè ammettono a fondamento dell'universo una pluralità di principi materiali). Essi affermano con Parmenide che nell'universo non c'è nascita né distruzione, ma, nello stesso tempo, concordano con Eraclito nel riconoscere che tutto diviene e si trasforma incessantemente. 

EMPEDOCLE                                                                                                                                                   Le radici dell'universo                                                                                                                                          Nel suo poema Sulla natura Empedocle descrive la nascita dell'universo che parte da una situazione e di totalità indifferenziata, ovvero lo sfero, in cui si mescolano e confondono il fuoco, l'acqua, la terra e l'aria, che rappresentano le "quattro radici", cioè i quattro elementi primordiali. Tali principi sono eterni, immutabili, identici a se stessi e divisibili. Questi principi generano le cose mescolandosi e dividendosi grazie all'azione dell'amore e dell'odio, due forze cosmiche, che presiedono rispettivamente all'unione e alla separazione dei prinicipi originari. 

ANASSAGORA                                                                                                                                               La teoria dei semi                                                                                                                                            Anassagora di Clazomene, può essere considerato il primo vero "scienziato", che visse e operò ad Atene, dove ebbe anche il merito di portare e diffondere per la prima volta la riflessione filosofica. Venne accusato di empietà, perchè riteneva che il sole non fosse una divinità ma una semplice massa infuocata e per questo fu cacciato dalla città e morì in esilio. Anassagora elabora la sua celebre teoria dei "semi", particelle piccolissime e invisibili di materia, che combinandosi danno origine a tutte le cose visibili. Queste particelle differiscono per la qualità, ci sono infatti semi di oro, di pietra, di carne e di ossa e sono infinitamente divisibili e infinite in quantità e numero. Il suo ragionamento parte dall'osservazione del fenomeno della nutrizione: “se, quando mangiamo il pane e beviamo l'acqua, noi nutriamo tutto il nostro corpo, tanto che crescono le ossa, le unghie e i peli, dobbiamo dedurre che in quel pane in quell'acqua sono contenuti i semi delle ossa, delle unghie, dei peli, così come dal sangue, dei nervi e di tutte le parti del corpo. Anassagora aggiunge la conclusione che il concetto di “seme” possa spiegare tutte le trasformazioni che avvengono in natura. Quindi questi semi che sono particelle invisibili generano le cose unendosi e separandosi grazie al noùs. Per spiegare l'origine dell'universo dalla caotica mescolanza degli elementi originari, anassagora ricorre all'azione di una forza, nettamente distinte separata da quelli, che gli chiama intelligenza (nous): essa determina il movimento che è causato dalla separazione composizione dei semi secondo un ordine razionale. la presenza di un principio che ha la funzione di ordinare, controllare e spiegare la realtà naturale rappresenta una conquista teorica notevole. l'intelligenza di anassagora e un'energia illimitata, dotata di forza propria, non mescolata ad altra cosa. la sua funzione consiste nel dare forma al caos indistinto originario, provocando la differenziazione degli elementi e il processo di individuazione degli esseri. 

DEMOCRITO                                                                                                                                                   La teoria degli atomi                                                                                                                                            Per Democrito gli elementi originari e fondamentali dell'universo sono gli atomi, particelle minime indivisibili di materie di cui tutte le cose sono costituite. gli atomi sono infiniti identici tra loro dal punto di vista qualitativo, ma differiscono per quanto riguarda gli aspetti quantitativi. aggregandosi e disgregandosi e si determina la nascita e la morte di tutte le cose e dalla posizione dall'ordine che assumono nell'aggregato dipendono la mutevolezza e la diversità dei fenomeni osservabili. quindi per Democrito gli atomi sono particelle invisibili che sono: infinite, qualitativamente identiche, quantitativamente diverse per forme dimensione, non ulteriormente divisibili, eterne e immutabili. questi atomi si muovono caoticamente nel vuoto dove, aggregandosi e disgregandosi, determina la nascita e la morte delle cose.



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